Immaginazione, approccio istintivo, padronanza delle diverse tecniche fotografiche e una profonda passione per il surrealismo sono alcune delle caratteristiche che hanno permesso a Melvin Sokolsky, fotografo americano classe 1933, di affermarsi come artista originale e creativo.
Nato e cresciuto a New York City, muove i primi passi nel mondo della fotografia fashion entrando all’età di 21 anni nello staff di Harpers’ Bazaar. Negli anni ’60 collabora con prestigiosi magazine – Esquire, Newsweek, New York Times Magazine -, affinando la propria personalissima tecnica fotografica particolarmente segnata da una costante propensione verso la sperimentazione. Uno dei risultati più evidenti di un approccio libero e creativo è la serie Bubble realizzata nel 1963. L’idea della serie è oggettivamente surreale e sfinda le convenzioni estetiche della fotografia di moda classica: protagonista è una modella – Simone d’Ailleincourt – racchiusa in una bolla trasparente che volteggia, lieve, nel cielo di Parigi.
Proprio la serie Bubble è il cuore della mostra che la Staley Wise Gallery di New York dedica all’opera di Sokolsky con una suggestiva mostra che ripercorre oltre 40 anni di carriera dell’estroso fotografo newyorkese.
Melvin Sokolsky. The Paris Pictures. 19 febbraio – 18 aprile. Staley-Wise Gallery. 560 Broadway, New York